L’opera ambientale di Veronica Montanino Disallineamenti è stata realizzata per la sala panoramica del Marca, Museo delle Arti di Catanzaro.
Protagonista il colore nella potenza del rosso e del verde – quasi agli estremi della gamma cromatica – alternati e formalizzati in una struttura di righe che si sviluppa dalla parete al soffitto su tutta la superficie disponibile.
Disallineamenti
L’opera ambientale di Veronica Montanino Disallineamenti è stata realizzata per la sala panoramica del Marca, Museo delle Arti di Catanzaro in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Catanzaro. La Montanino torna al Marca dopo circa due anni dalla sua personale, questa volta con un intervento permanete. Protagonista il colore nella potenza del rosso e del verde – quasi agli estremi della gamma cromatica – alternati e formalizzati in una struttura di righe che si sviluppa dalla parete al soffitto su tutta la superficie disponibile. Ma l’ordine rigido della riga è solo apparente: l’organizzazione del colore in strisce contiene la presenza di forme organiche, che attraverso uno slittamento delle alternanze, conferisce dinamismo a ciò che strutturalmente e convenzionalmente sarebbe rigido. La rigorosità e la regolarità vengono compromesse dal di dentro attraverso l’essenza di queste forme libere, destrutturate e destrutturanti. Immagini nascoste “tra le righe”, anomalie, interferenze inscritte all’interno che sovvertono l’ordine dal di dentro conferendo movimento e fluidità a ciò che non ne avrebbe. L’esuberanza cromatica fusa a questa idea di “disturbo” della regolarità vuole trascinare chi varca la soglia della stanza in una dimensione straniante. A controbilanciare questa atmosfera, la magnifica vista attraverso le enormi pareti vetrate sulla verdissima vallata e sul monumentale ponte Morandi, che fa dello spazio abitato dai visitatori una soglia, una zona limite tra le due dimensioni estreme, reale/artificiale, esterno/interno, che sembrano quasi specchiarsi l’una nell’altra.